Corso di Smart Working
Università Internazionale della Pace, Roma
Corso al prezzo simbolico di euro 29,00
In seguito all’emergenza legata alla diffusione della pandemia da COVID-19, che ha portato il Governo Italiano a decretare il lockdown di molte attività produttive nonchè il divieto di assembramenti di persone, autorizzando nel contempo, e senza alcuna consultazione sindacale, l’utilizzo dello Smart working per i lavoratori e dell’e-learning per gli studenti. Lo Smart working non è soltanto un modo di lavorare a distanza e dunque di fronteggiare la pandemia rispettando il principio di autoisolamento per evitare i contagi. È nei paesi avanzati anche uno stile di vita, più ecologico, più conscio dei ritmi circadiani e delle esigenze dei lavoratori. In definitiva si tratta di uno stile di vita più consapevole e più sano, che ha un impatto immediato sull’ambiente in cui viviamo. Lo Smart working però non è soltanto, come tanti sono portati a credere, una modalità di lavorare da remoto: esso è innanzitutto maggiore consapevolezza della visione a tutto tondo dell’ambito lavorativo in cui si opera; implica una conoscenza approfondita delle norme che regolano lo Smart working, dei rischi collegati allo Smart working, che non riguardano soltanto gli informatici che si occupano della cybersecurity; delle corrette procedure da adottare per lavorare produttivamente da remoto sia sotto il profilo della sicurezza personale che sotto il profilo della qualità del lavoro svolto. Non a caso l’Università ha affidato la responsabilità dei contenuti di questo corso alla prof.ssa Grazia Zimmaro, già responsabile della formazione per il sindacato CGIL.
2 milioni di euro per piani aziendali di Smart Working
Contributi a fondo perduto fino a Euro 22.500,00 per Imprese e Titolari di P. Iva. ubicati nel territorio della Regione Lazio, a sostegno dell’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro. L’incentivo prevede due linee di intervento (combinabili tra loro): LINEA DI INTERVENTO A (OBBLIGATORIA): servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working; LINEA DI INTERVENTO B: acquisto di strumenti tecnologici (componenti hardware e software) funzionali all’attuazione del piano di smart working. Destinatari degli interventi sono lavoratori e lavoratrici dipendenti delle imprese richiedenti il contributo. I dipendenti sono ricompresi nelle seguenti tipologie contrattuali: contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale); contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015); soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).
Inviaci questi documenti
- Visura camerale;
- Numero dipendenti totali dell’azienda e numero dei dipendenti che lavorerebbero in smart working;
- Modello G debitamente compilato per ogni dipendente